Il trionfo del Sole
Di fronte all’alba luminosa
ogni sofisma vacilla e muore
sfiancato dall’imperitura scintilla della ragione.
Salutiamo l’alba e dissolviamo l’oscurità.
Il “Quarto teatro” è un progetto che guarda in ogni direzione, utilizza ogni tipo di linguaggio teatrale, un caleidoscopio di esperienze e tecniche che attingono a tutti i generi performativi!
Il “Quarto teatro” ha una proposta artistica, uno spettacolo per ogni genere di pubblico, sia per gli spettatori più attenti (quelli che cercano la sperimentazione e la ricerca), sia per quelli che amano il teatro popolare, gli artisti di strada e per coloro che sono affascinati dal nuovo circo, e dal teatro di figura.
Il nostro teatro guarda a sud, guarda a nord, ospita compagnie dell’est e le arti dell’ovest, guarda in alto e in basso, sopra i tetti o nei sotterranei, insegue il sole e la luna, ascolta il vento e i suoi mormorii, utilizza il fuoco, segue l’emozioni dell’acqua, restando però ben radicato per terra!
Il trionfo del sole, titolo dell’idea poetica, evoca tantissime suggestioni e ancora una volta, ognuno potrà trovare la sua personale chiave di lettura… Un prima associazione può essere quella ecologica, energie rinnovabili, pannelli solari, una transizione che si prospetta anche per il nostro festival.
Il trionfo del sole è auspicabile!
Il sole porta la luce, porta la vita, porta speranza, anche quando il cielo è coperto di nubi nere il sole continua a splendere oltre la nostra oscurità.
Ognuno di noi ha tante piccole e grandi preoccupazioni da affrontare, il nostro pianeta si ribella, gli uomini si fanno le guerre, la prepotenza sembra prevalere, ma oltre i grigi temporali splende il sole…
Ogni giorno dobbiamo cercare di far sorgere il sole nella nostra vita, un allenamento costante per combattere la nostra oscurità, i veleni che inquinano il nostro modo di pensare, di desiderare, di vivere…
Il sole è sempre stato presente in tutte le esperienze spirituali del mondo, a volte è una divinità, a volte un simbolo.
Mercantia è una festa solare, liberatoria, piena di energia, di voglia di vivere, è una festa pacifica, non competitiva, non mette nessuno contro l’altro, ha nella sua essenza valori umanistici come un borgo medievale, un artigianato artistico forgiato dalle mani operose di uomini, un teatro per uomini donne e bambini, ospita anche l’arte contemporanea nei palazzi e per le strade.
Mercantia è un gioco della vita che ti sorride e ti fa innamorare e sei hai fame c’è del buon cibo e del buon bere…
“Nessun dorma” è una delle più belle arie di Giacomo Puccini e in questa edizione vogliamo ricordare il suo centenario, “Nessun dorma” è un brano che potremo ascoltare in varie interpretazioni e spazi teatrali del festival. Nessun dorma!, forse è anche un monito imperativo a restare vigili perché non si sperimenti una nuova notte della coscienza.
“Lucean le stelle”, un aria altrettanto famosa di Giacomo Puccini, è in qualche modo un inno alla vita e la Madama Butterfly ben s’intona con il Giardino della casa del tè presente nel nostro borgo.
Nel 2024 si festeggia anche i cento anni di Ferruccio Busoni, famoso musicista del empolese dove c’è anche la sede del centro studi a lui dedicato. Voglio creare uno spazio, dove le sue musiche per pianoforte saranno la colonna sonora di una mostra dedica a Turandot – un’opera lirica di Ferruccio Busoni – con le foto originali di Maurizio Buscarino, il grande fotografo teatrale.
Venerdì, sabato e domenica potremo ammirare anche una bellissima luna piena, sono le tre notti della luna piena citate in una canzone della compagnia Musica nuova di Eugenio Bennato, questo brano mi evoca tanti ricordi e notti di Mercantia.
Il sole e la luna, maschile femminile devono convivere armoniosamente dentro ognuno di noi, una festa solare nella quiete di cinque notti sotto i raggi di luna…
Scrivere l’idea poetica di Mercantia nell’autunno che precede la prossima edizione del festival è come seminare parole e idee, come seminare il grano in novembre che verrà raccolto in una nuova calda stagione. Non tutti i chicchi seminati porteranno frutto perché alcuni cadono lungo la strada e vengono calpestati, altri beccati dagli uccelli, altri ancora soffocati tra le spine, questo avviene anche per le mie prime idee e suggestioni teatrali.
Ho scritto in un mio libro “campi e campi d’oro giallo che sfamano bocche, che donano vita”. Il colore del grano maturo è quello del sole, ma purtroppo non brilla su tutti i popoli del mondo…
Grosse nuvole nere sono apparse ad est e a sud del nostro orizzonte e sognare Mercantia dal 17 al 21 luglio 2024 richiede coraggio, speranza per immaginare “Il trionfo del sole”. Recita un vecchio detto contadino: “Sotto la neve pane”, esiste anche un modo di dire buddista: “Quando la notte è più buia l’alba è più vicina”, forse per questo motivo non voglio cadere nella sensazione d’impotenza e di tristezza che può velare il nostro sorriso e per questo vi racconto alcune suggestioni, e idee di come immagino la prossima festa, anche se dovranno attraversare un’ inverno gelido!
Non mi dispiacerebbe ritornare ad un borgo medievale farcito di grandi e piccoli spettacoli, grandi eventi, ciliegine e zucchero a velo in ogni luogo dove sia possibile esibirsi. Come ho già scritto tante volte il festival è come una grande tavola imbandita…
Vorrei forse, con i Giardini segreti, ritornare sui poggi o magari in mezzo ad un bosco attiguo al borgo, con spettacoli d’ispirazione ecologica, possiamo andarci a piedi, o in bicicletta…
Immagino anche l’evento finale, la domenica, a chiusura del festival, l’anno scorso ha commosso tante persone ottenendo un successo inaspettato, vorrei suddividerlo in due opportunità a seconda dei vari gusti, o appetiti teatrali, uno più energetico e caciarone in piazza S.S Annunziata con la banda, fuoco, fuochi e luci laser e uno molto più poetico al parterre del Palazzo Pretorio ricco di bellezza e piccoli effetti speciali .
Mi sto anche interrogando sull’utilizzo delle torri che avremo a disposizione, non mancherà la danza verticale e forse altre istallazioni…
Ogni anno mi chiedo quali bande ospitare, oramai ne esistono tantissime in Italia, sono spesso anche queste il frutto di una nostra propagazione culturale, così come a suo tempo è stata quella di promuovere la moltiplicazione dei festival dedicati all’arte di strada.
Sono tante le street band, ma noi siamo affezionati alle solite due o tre perché nessun’altra regge il confronto.
Franz Kafka, è uno scrittore che ho amato nella mia gioventù, anche per lui vogliamo festeggiare il suo centenario. Voglio ricordare alcuni dei suoi libri più famosi che ben s’intonano alle inquietudini dei nostri tempi “La metamorfosi” “Il processo” “Il castello” forse nascerà un nuovo spettacolo o più semplicemente riferimenti e citazioni estetiche.
Aspettando la bella stagione e il trionfo del sole ricordo ancora “Sotto la neve pane!”