Una nuova speranza

C’è la speranza che un giorno
ci sia un mondo migliore, senza più prigioni…

Italo Calvino

Mercantia è la terra di un sogno, della fantasia, della speranza e dell’allegria, del buon vivere e del buon mangiare!
In questa nuova edizione del festival, Mercantia ritorna ai suoi cinque giorni tradizionali, da mercoledì 12 a domenica 16 luglio, il castello medievale ritorna il palcoscenico di una grande kermesse, anche questo è un segno della volontà di ritornare a quel format artistico e organizzativo che ci ha reso famosi un po’ in tutto il mondo…
In questo anno voglio ricordare, nei suoi cento anni dalla nascita Italo Calvino, un autore di meravigliosi libri che ha nutrito da sempre le mie suggestioni poetiche e il mio immaginario teatrale, lo ricordo anche per una delle sue poche canzoni scritte: “Oltre il ponte” un testo bellissimo e commovente ispirato alla sua gioventù partigiana, una canzone che ho ascoltato tante volte nei miei giorni di Mercantia, nelle ore che precedevano la grande festa! Grazie Italo, grazie Sarah!

Ora parliamo della speranza, chi non coltiva questa virtù diventa arido! E nella sua vita non germogliano i semi di una felicità e del futuro.
Voglio avere anche la speranza, ma che per me è una certezza, che il nostro festival Mercantia, con questa nuova edizione, ritorni ad essere quel luogo dove tutti si possono innamorare, dove la festa e la spensieratezza ti saltano addosso, ti circondano per riscaldare i cuori.

Voglio avere ancora la speranza di un mondo migliore, che cessino le guerre, che le armi si trasformino in aratri, che l’agnello pascoli con il lupo. Siamo in attesa di questi giorni profetici, dobbiamo smettere di fare anche la guerra al nostro pianeta, unica nostra casa comune, l’uomo e non l’economia siano al centro della nostra vita.
Io preferisco un arcobaleno nel cielo, i fiori e le farfalle, i frutti di questa terra a quei tanti balocchi inutili che la società ci propone!

La speranza per essere vera non è mai passiva e si accompagna ad una determinazione costante, utilizza la creatività e la fantasia per immaginare nuovi scenari e prospettive concrete, questo vale anche per Mercantia che in questa edizione ci vuol raccontare come sia possibile camminare da una torre all’altra, ballare sui muri e nelle piazze, oscillare e corteggiarsi nell’aria! Ancora una volta tutto l’immaginifico del teatro si metterà in mostra per regalarvi migliaia di sorrisi e momenti irripetibili.

Il dono della speranza è uno dei più belli che ogni uomo può possedere, una virtù in ambito spirituale, un canto, e forze una danza che ci può accompagnare nei momenti più oscuri della nostra esistenza individuale e sociale.
Quando uno dei nostri maestri artigiani, che arricchisce e che puoi trovare a Mercantia, inizia a manipolare la sua materia ha già in mente e se lo figura l’oggetto che realizzerà, questa è la sua speranza, la sua certezza, la causa e l’effetto sono simultanei, il nostro concetto di speranza è questo, questa è la nostra storia, la nostra tradizione! Ci sarà anche, come sempre, un ricco mercato dell’artigianato e suggestive istallazioni che coronano il nostro festival e come da consuetudine sarà impossibile gustare in un’unica sera tutte le ricette, le pietanze del nostro castello medievale nuovamente imbandito!

Mercantia comunque non rinuncia a sperimentare nuove forme e tecniche espressive, già nell’edizione del 2022 con l’utilizzo di visori vi abbiamo portato nello spazio fra stelle e pianeti, c’è una parola che abbiamo iniziato ad ascoltare: il metaverso, parola misteriosa che vogliamo assaggiare…
Ho tanti anni, settanta quando si svolgerà la trentacinquesima edizioni del festival Mercantia e del suo Quarto teatro, sono ancora qui, siamo ancora qui con la speranza di organizzare una festa ancora più bella e completa, ricca e gioiosamente impegnata!
Un teatro necessario, un’occasione di festa, come quelle festività che da sempre accompagnano l’umanità scandendo i suoi ritmi vitali e lo scorrere delle stagioni.
Mercantia con i suoi spettacoli, i suoi artigiani, le sue vecchie mura ci obbliga a tenerci simbolicamente per mano in un girotondo giocoso, ricordandoci che c’è ancora tanta speranza per le nostre vite e i nostri sogni, per la nostra più profonda umanità!

 

30-11-2022 Certaldo
Alessandro Gigli