Folds

Palazzo Pretorio

Dal 31 maggio al 7 settembre 2025

Opere di Marica Fasoli

A cura di Francesca Parri

La mostra “Folds” dell’artista Marica Fasoli fa parte della rassegna CertaldoArte25, dedicata a Giovanni Boccaccio, nel 650° anno della sua morte.

Fasoli, come gli altri artisti della rassegna ha realizzato un’opera in omaggio al grande scrittore.

A Boccaccio dedica un dipinto ispirato a “ll Corbaccio” opera in prosa del 1366. Un origami dalle sfumature intense, nelle cromie del giallo e del marrone.

Questo dipinto insieme ad una scultura in marmo bianco di Carrara sono esposte nella prima sala del piano superiore di Palazzo Pretorio, luogo integro, vibrante, ricco di storia e di suggestioni.

Il percorso espositivo di circa quaranta opere si completa nelle sale successive, suddivise per aree tematiche: Origami, Box, Invisible people.

E’ un divenire di forme di colori, di sorpresa. L’amore per la carta scritta nel destino dell’artista si trasforma in arte. Nell’opere del ciclo “Origami” viene rappresentato il ciclo vitale; partendo da un origami, piegando e ripiegando la carta secondo precise regole matematiche, si arriva a ciò che rimane dopo averlo decostruito. Ogni piega lascia una traccia, così come il vivere dell’essere umano. Quello che poi rimane è la trasformazione in un qualcosa di superiore.

I dipinti “Box” irrompono con colore ed energia espressiva. Le scatole diventano metafore del contenere e del disvelare, luoghi di contenimento ma anche di possibile apertura, confini fra quel che si vede e quello che si nasconde.

 “Invisible people”, il ciclo degli indumenti stropicciati, ricchi di pieghe, così vivi e irreali, raccontano con le piegature del tessuto la stessa poetica che troviamo negli “Origami”, il passaggio, quello che resta anche quando il corpo non c’è più.

L’ultima sala espositiva ci accoglie con una cascata di candidi origami e un video per ricordare “la storia Sadako Sasaki una bambina esposta alle radiazioni di Hiroshima all’età di quattro anni, poi ammalatasi di leucemia all’età di dieci. La bambina iniziò a piegare mille gru, ma non ci riuscì, morì prima, piegandone seicentoquarantaquattro. Degli amici portarono a compimento la sua opera e raccogliendo fondi le venne eretta una statua nel Parco della Pace a Hiroshima”.

La poetica di Marica Fasoli rappresenta la vita, il divenire, il trasformarsi, dalla nascita alla morte.

Sempre si lascia un segno…