A cura di Francesca Parri
Opere di: Valentina Barbieri, Veronica Cairo, Anna Casu, Costanza Danielli, Vanessa Gai, Katy Maleki, Marta Martini, Valter Masoni, Giada Matteoli, Renzo Mezzetti, Lucia Pretto, Francesca Santomauro, Stelleconfuse, Sabrina Taddei, per Trame a Pois: Lucia Coccoluto Ferrigni e Carolina Frasconi.
Sedici artisti, si cimenteranno sui tre temi principali del Decameron: l’amore, la fortuna, l’ingegno., utilizzando stili e teniche diverse.
Le tele di formato rotondo saranno allestite in vari scorci del Borgo.
L’amore governa gran parte della vita umana e Boccaccio, nella narrazione delle sue novelle, non conosce pregiudizi sociali o religiosi: l’amore è un sentimento naturale ed è vivo in tutti gli uomini, indipendentemente dalle regole morali che loro stessi si impongono.
Nel Decameron, la Fortuna rappresenta la casualità e l’imprevedibilità degli eventi umani, un fattore che può influenzare positivamente o negativamente la vita degli individui. Boccaccio la concepisce come una forza esterna e non divina, che può portare fortuna o sfortuna, ricchezza o povertà, amore o morte, senza necessariamente un legame con la moralità o il merito umano.
L’ingegno nel Decameron è una qualità centrale, definita come la capacità di trovare soluzioni originali, superare le difficoltà e raggiungere i propri obiettivi, spesso in modo astuto e intelligente. In sostanza, è l’intelligenza applicata alla realtà, la capacità di sfruttare le situazioni a proprio vantaggio.