Amore, fortuna, ingegno

Nelle strade del Borgo

A cura di Francesca Parri

Opere di: Anna Casu, Valentina Barbieri, Veronica Cairo, Costanza Dainelli, Vanessa Gai, Katy Maleki, Marta Martini, Valter Masoni, Giada Matteoli, Renzo Mezzetti, Lucia Pretto, Francesca Santomauro, Stelleconfuse, Sabrina Taddei

Quattordici artisti, si cimenteranno sui tre temi principali del Decameron: l’amore, la fortuna, l’ingegno., utilizzando stili e teniche diverse.

Le tele di formato rotondo saranno allestite in vari scorci del Borgo.

L’amore governa gran parte della vita umana e Boccaccio, nella narrazione delle sue novelle, non conosce pregiudizi sociali o religiosi: l’amore è un sentimento naturale ed è vivo in tutti gli uomini, indipendentemente dalle regole morali che loro stessi si impongono.

Nel Decameron, la Fortuna rappresenta la casualità e l’imprevedibilità degli eventi umani, un fattore che può influenzare positivamente o negativamente la vita degli individui. Boccaccio la concepisce come una forza esterna e non divina, che può portare fortuna o sfortuna, ricchezza o povertà, amore o morte, senza necessariamente un legame con la moralità o il merito umano.

 L’ingegno nel Decameron è una qualità centrale, definita come la capacità di trovare soluzioni originali, superare le difficoltà e raggiungere i propri obiettivi, spesso in modo astuto e intelligente. In sostanza, è l’intelligenza applicata alla realtà, la capacità di sfruttare le situazioni a proprio vantaggio.