La Strega, essere soprannaturale che incarna le sembianze di donna affascinante, dotata del potere della seduzione. Ma anche paurosa, spesso prende le vesti di una brutta anziana ingobbita, che porta malefici e malocchi. Col tempo diventa un’entità, un archetipo che incarna i desideri, i timori, di ciascuno di noi. La sua immagine è anche legata all’archetipo della Grande Madre Terra che come nel mito greco di Demetra è, al tempo stesso, attraente e spaventosa, generosa e crudele, creatrice e distruttiva, coerente e paradossale. Le nostre Streghe provengono da un tempo lontano. Portano con sé una ventata di mistero, sfuggenti ed enigmatiche, sinuose e danzerecce. Incuriosiscono gli spettatori, li attraggono a sé in una processione di canti in lingue sconosciute ai più, suoni di tamburi e campanacci, portandoli a creare assieme, un momento di sacralità pagana, un ringraziamento alla Terra, il Sabbah! Da enigmatica e occulta, la situazione si trasforma via via in un momento di crescente comicità, coinvolgendo il pubblico che, ignaro fino a quel momento, verrà attivamente coinvolto per far sì che il Sabbah stesso possa avere luogo. In questo modo le streghe avranno compiuto la loro missione, celebrare la Madre Terra… e schernire e giocare assieme al pubblico! Dopo di che, potranno riprendere il proprio cammino, fino a nuovo luogo da celebrare, e nuove persone da aiutare…
15-16 luglio
Itineranti per le vie del borgo
22:00 – 24:00